Di solito funziona così, quando si
scopre che svolgi la libera professione come ostetrica, che hai uno studio e
che non dipendi da un ospedale come la maggioranza delle college, sorge
spontaneo sui visi delle persone uno sguardo perplesso e la domanda “Ma sei
rimasta disoccupata?”.
La cosa ancora più disarmante è
l’espressione che si crea quando a questa domanda si risponde: “No, sono
libera, ho deciso che avrei voluto
essere un'ostetrica perché mi sono innamorata di tutto quello che l'ostetrica
sa, sa fare, sa essere ed è. L'ostetrica ha a cuore il benessere e la tutela della salute della donna,
del bambino e della famiglia nella sua globalità. Oggi è la figura
professionale per eccellenza più vicina alla donna nel percorso della maternità,
nonché in altri momenti del suo percorso di salute come la fertilità, la
conoscenza del proprio corpo e delle proprie risorse nei periodi di passaggio e
di cambiamento delle età.
L’ostetrica si occupa in piena
autonomia e responsabilità del benessere fisico e psichico della
donna-coppia-famiglia in tutto il percorso evolutivo (nascita, infanzia,
adolescenza, maturità, gravidanza, menopausa, terza età).
Più concretamente svolge consulenze
contraccettive alla donna-coppia, educazione sanitaria e sessuale dall’età
adolescenziale, assistenza e controllo della gravidanza, puerperio e
allattamento, assistenza in ambito ginecologico e consulenze in climaterio e
menopausa, il tutto rispettando sempre la centralità e la decisione della
donna-coppia-famiglia che si rivolge a lei.
L’ostetrica
Libera Professionista svolge tutto questo in un ambiente il più possibile
confortevole e famigliare diventando un punto di incontro di tutte le
generazioni, passate e future.”
Articolo di Febbraio 2012- "Il Buschese"